Legge 3/2012 aggiornata

Tutte le informazioni sulla legge 3/2012, aggiornata nel 2022, per uscire dal sovraindebitamento

Legge 3/2012: guida pratica per cancellare i tuoi debiti

Hai troppi debiti e non sai come uscirne? Le finanziarie ti perseguitano?
La legge 3/2012, ora sostituita dal Codice della Crisi d'Impresa, è la soluzione che fa per te: estingue i tuoi debiti e puoi ricominciare a vivere.
Leggi la nostra guida pratica per comprendere facilmente perché è nata e come è cambiata la Legge 3 del 2012. Puoi dire addio ai tuoi debiti affidandoti a Ri.Analisi

Premessa

Conoscere la normativa di riferimento è uno dei passi iniziali da fare per capire se questa Legge può esserti d’aiuto a risolvere il tuo problema con i debiti.

Noi di Ri.Analisi sappiamo che non è facile da comprendere, soprattutto se non si è specialisti del settore. Ecco perché, sulla base della nostra lunga esperienza nella risoluzione dei problemi da sovraindebitamento, abbiamo deciso di proporti una guida pratica alla Legge 3 2012, riformata nel 2022.
In pochi passi ti spieghiamo quello che devi sapere per essere libero dai debiti ed eventualmente non lasciarli in eredità ai tuoi familiari.

Importante novità: le modifiche alla Legge 3 2012

Prima di approfondire che cos’è la Legge 3 2012 e come può esserti d’aiuto, chiariamo che nel 2022 è entrato in vigore il Nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza con Decreto Legislativo 83/2022, (in applicazione della Legge n.155 del 2017). Questo ha sostituito la Legge 3/2012 con l’obiettivo di trattare in un unico corpo normativo il fallimento dell’imprenditore e il sovraindebitamento del consumatore o privato cittadino.

Si tratta di una riforma integrale della legge sul sovraindebitamento e della legge fallimentare.

Chi si trova in stato di sovraindebitamento, o l’impresa in fallimento, deve fare riferimento alla nuova normativa: il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.

Chi invece aveva già in atto un ricorso, una procedura o un’istanza di sovraindebitamento con la Legge 3/2012 o con la Legge fallimentare, continua a fare riferimento alle precedenti leggi, che non sono abrogate.

Perché è nata la Legge 3 del 2012

La legge 3/2012, entrata in vigore nel 2015 e detta anche “legge salva suicidi”, ha rappresentato la soluzione per le persone che versavano in gravi condizioni economiche – ovvero in uno stato di sovraindebitamento – e non riuscivano a pagare e a sostenere i debiti accumulati nel corso del tempo.

Attraverso questa legge, ora aggiornata, puoi:

Con la definizione del piano di ristrutturazione del debito riuscirai a pagare i tuoi creditori solo con il tuo patrimonio disponibile, ovvero con quello che riesci, attraverso piccole rate sostenibili, garantendo a te e alla tua famiglia quanto è necessario per vivere.

La Legge 3 del 2012 è nata infatti per ridurre o cancellare l’ammontare dei debiti che possiedi verso le banche, finanziarie e il fisco.

Se il giudice approva il piano presentato, potrai beneficiare della riduzione del valore del tuo debito, pensato sulla base della tua disponibilità finanziaria. L’importo restante del valore iniziale del tuo debito verrà invece cancellato completamente.

Cosa significa sovraindebitamento

Lo “stato di sovraindebitamento” è definito dalla norma (art. 6, co. 2) della legge 3/2012 come:

“la situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempierle regolarmente”.

In parole semplici, il sovraindebitamento è la condizione di crisi o insolvenza in cui si trovano alcuni soggetti che non riescono a ripianare i propri debiti con banche, società finanziarie, pubbliche amministrazioni (ex-Equitalia), fornitori e privati.

A chi si rivolge la Legge 3 /2012

La Legge 3 2012 è nata come soluzione ai debiti dei soggetti che non potevano “fallire”, cioè non potevano fare ricorso alla legge fallimentare, applicabile solo a società commerciali (come spa, srl).

Questo soggetti sono in pratica le persone fisiche, le persone che non hanno un'attività d'impresa, o anche le piccole imprese come i bar, i ristoranti, ma anche tutti gli agricoltori che erano esclusi dalla legge fallimentare, indipendentemente dai volumi dell'azienda agricola, oppure le associazioni culturali o sportive.

Di seguito elenchiamo tutti i soggetti che possono risanare la propria condizione grazie alla legge sul sovraindebitamento (ex legge 3/2012):

  • i lavoratori autonomi o i liberi professionisti, incluse le associazioni professionali e le società semplici,
  • gli imprenditori agricoli,
  • i consumatori, ovvero le persone fisiche che hanno accumulato debiti cui non riescono a far fronte,
  • gli enti non commerciali, ad esempio le associazioni di volontariato, le onlus, le associazioni sportive o non governative;
  • gli eredi di un imprenditore defunto,
  • le start-up innovative,
  • gli enti pubblici,
  • le imprese commerciali che possiedono parametri al di sotto delle soglie di fallibilità indicate dalla legge, quindi di piccole dimensioni e, i soci nel caso di società di persone.

Prima dell’ingresso della Legge 3/2012 questi soggetti potevano essere assillati per tutta la vita dai creditori e quindi non potevano liberarsi dai propri debiti.

La precedente legge fallimentare, infatti, era rivolta solo alle imprese commerciali che potevano quindi “fallire” e quindi chiudere l’attività senza conseguenze per i soci.

Tutte le altre attività non commerciali, liberi professionisti o semplici cittadini, non avevano alcuna possibilità di risolvere i propri problemi di debiti e molti purtroppo hanno messo fine alla propria vita. Per questo la legge 3 2012 è detta anche “salva suicidi” proprio perché ha risolto tante situazioni di grave crisi economica.

Ri.Analisi ha già risolto numerosi casi derivanti da problemi di sovraindebitamento di soggetti non fallibili.
Esempi concreti riguardano il caso di un libero professionista di Trieste che ha potuto ridurre di oltre il 70% il suo debito di 420.000 euro con il Fisco, oppure il caso di due coniugi di Rovigo, che grazie a Ri.Analisi hanno ottenuto dal Tribunale il decreto definitivo di esdebitazione, con la cancellazione totale dei debiti.

Questi sono solo alcuni dei casi, ma nel nostro blog puoi trovare altre storie vere, di persone come te, che erano in difficoltà per i troppi debiti, ma che grazie a noi hanno trovato la soluzione e ora sono liberi dai debiti.

Requisiti per applicare la legge 3 2012 o “salva suicidi”

Per applicare la legge 3 del 2012, riformata dal nuovo Codice, è necessario che tu sia contemporaneamente:

  • in uno stato di insolvenza
  • in uno stato di sovraindebitamento
  • un soggetto che non può avere accesso al fallimento e ora alla liquidazione giudiziale, che è la nuova procedura prevista per le imprese commerciali e che sostituisce la precedente legge fallimentare.

Quali debiti rientrano nella legge sul sovraindebitamento

Le tipologie di debito che possono essere cancellate grazie alla legge 3 del 2012 e quindi rientrano nelle procedure di sovraindebitamento sono quelle:

  • verso le banche e finanziarie in genere (quali mutui, prestiti personali, …);
  • verso fornitori, privati (quali ad esempio i debiti di condominio);
  • verso le Pubbliche Amministrazioni (quali Agenzia delle Entrate, Equitalia).

I soli debiti che non rientrano in questa legge e quindi NON possono essere eliminati sono quelli di mantenimento come ad esempio gli alimenti non pagati al coniuge.

L’importante è che ricordi che nella procedura per la risoluzione della crisi è obbligatorio elencare tutti i debiti detenuti e indicare tutti i beni posseduti.

Le procedure della Legge 3 2012 per uscire dal sovraindebitamento

La legge 3/2012 prevede 3 procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento:

  • Accordo di composizione della crisi (ACC), ora sostituito dal Concordato minore;
  • Piano del consumatore (PDC), ora sostituito dal Piano di ristrutturazione dei debiti;
  • Liquidazione dei beni, ora sostituito dalla liquidazione controllata.


Accordo di composizione della crisi (ACC)

Attraverso questa procedura, con l’aiuto di un professionista, è possibile concordare con tutti i tuoi creditori l’importo, le modalità e i tempi di pagamento dei tuoi debiti. Il piano economico-finanziario depositato – redatto in funzione delle tue possibilità garantendoti quanto ti è necessario per vivere – doveva ricevere il consenso del 60% dei creditori, mentre ora, con la nuova procedura, è sufficiente il consenso del 50%.

L'Accordo di Composizione della Crisi richiede il rispetto delle seguenti condizioni:

  • redazione di un piano economico finanziario sostenibile che preveda modalità e scadenze per il pagamento dei debiti ed eventualmente cessione di crediti futuri;
  • garanzia di pagamento integrale per i tributi UE, IVA e ritenute fiscali;
  • garanzia di pagamento per i crediti impignorabili;
  • possibile moratoria di 1 anno per i crediti muniti di privilegio, pegno o ipoteca;
  • affidamento del patrimonio a un professionista nominato dal giudice.

L'iter dell’ ACC si sviluppa in questo modo:

  1. il debitore deposita il piano, sostenuto da un professionista;
  2. il giudice del tribunale competente fissa l’udienza disponendone la comunicazione ai creditori;
  3. tentativo di raggiungimento dell’accordo (60% dei crediti);
  4. se l’accordo viene raggiunto, il Giudice omologa l’ACC e ne ordina la pubblicazione;
  5. se non viene raggiunto, chiusura della procedura o conversione in liquidazione.

Puoi approfondire come l’ACC è stata aggiornata dal Concordato minore nel nuovo codice della Crisi d’Impresa e dell’insolvenza.


Piano del consumatore (PDC)

È la procedura più semplice, veloce e vantaggiosa, poiché richiede il solo parere del giudice. Anche in questo caso è necessario redigere un piano economico-finanziario tenendo in considerazione la tua situazione patrimoniale, ma NON è prevista l’approvazione del 60% dei creditori.

Tuttavia, solo se sei considerato un consumatore puoi beneficiarne.

Nel caso del Piano Del Consumatore le fasi prevedono:

  1. redazione, con l’ausilio dell’organismo di composizione della crisi (OCC), di un piano economico finanziario sostenibile con i medesimi contenuti previsti per l’accordo di sovraindebitamento;
  2. verifica della fattibilità e dell’idoneità del piano – se positiva il giudice omologa il piano (NON è previsto il voto dei creditori);
  3. forme di pubblicità, analogamente all’accordo;
  4. attuazione del piano. 

È prevista la possibilità della conversione in liquidazione.

Puoi approfondire come il Piano del Consumatore è stata aggiornato dal Piano di ristrutturazione dei debiti nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.


Liquidazione dei beni

Questa procedura consiste nella liquidazione di tutti i beni del debitore

Si può intraprendere solo nei seguenti casi:

  1. istanza del debitore in alternativa alle altre due tipologie di procedura (ACC o PDC);
  2. conversione della procedura (ACC o PDC) su istanza del debitore o di un creditore che avviene in caso di:
    • annullamento dell’accordo o cessazione degli effetti del piano;
    • cessazione di diritto (mancato o ritardato pagamento Erario);
    • risoluzione ACC o PDC per cause imputabili al creditore.

La procedura che conduce alla liquidazione si articola in questo modo:

  1. il debitore presenta istanza di nomina dell’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) o del Professionista;
  2. il debitore deposita il ricorso per l’ammissione alla procedura;
  3. il giudice verifica i requisiti di accesso, la completezza della documentazione e l’assenza di atti in frode ai creditori;
  4. apertura della liquidazione.

La liquidazione vera e propria invece si declina nelle seguenti fasi:

  1. decreto di apertura liquidazione;
  2. programma di liquidazione (inventario, ricezione domande di partecipazione, progetti di riparto, liquidazione di crediti e beni, riparto finale);
  3. decorsi 4 anni (dopo la riforma solo 3), la procedura può avere termine;
  4. approvazione conto di gestione e istanza per la chiusura della liquidazione;
  5. esdebitazione per il debitore persona fisica.

Puoi approfondire come la Liquidazione dei beni è stata aggiornata dalla liquidazione controllata nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.

Con il nuovo Codice, inoltre, si è aggiunta anche una nuova procedura che abbiamo approfondito qui: l’esdebitazione del debitore incapiente.


L’esdebitazione conseguente alla liquidazione nella Legge 3 2012

L’esdebitazione è uno dei principali vantaggi ottenuti da cittadini e piccole imprese grazie alla legge 3/2012 e ottenerla significa liberarti definitivamente da ogni debito e riacquistare la serenità.

L’istanza di esdebitazione con la legge 3 2012 va presentata dal debitore entro 1 anno dalla chiusura della procedura di liquidazione.

Le condizioni perché l'esdebitazione si verifichi sono:

  • il debitore deve aver cooperato attivamente nella procedura e non averne ritardato lo svolgimento delle operazioni;
  • soddisfatti almeno in parte i creditori per titolo o causa anteriore;
  • il debitore deve aver svolto attività produttiva di reddito o aver cercato occupazione senza rifiutare proposte di impiego.

L'esdebitazione è esclusa nei casi in cui:

  • il sovraindebitamento è imputabile ad un ricorso al credito colposo o sproporzionato rispetto alle capacità patrimoniali;
  • il debitore ha usufruito di altra esdebitazione negli 8 anni precedenti;
  • il debitore ha, nei 5 anni precedenti alla domanda di liquidazione, posto in essere atti in frode ai creditori;
  • vi è stata condanna per uno dei reati previsti all’art. 16, L. 3/2012.

Infine, essa NON opera per:

  • obblighi di mantenimento o familiari;
  • risarcimento dei danni da fatto illecito extracontrattuale;
  • sanzioni penali e amministrative di carattere pecuniario non accessorie a debiti estinti;
  • debiti fiscali che, pur avendo causa anteriore al decreto di apertura, sono stati successivamente accertati.

Puoi approfondire come l’esdebitazione è stata aggiornata nel nuovo Codice della Crisi d'Impresa e dell’Insolvenza

Quando non si applica la Legge 3 2012

I benefici della Legge 3/2012 non possono essere applicati per chi:

  • è soggetto a procedure concorsuali – procedure attivate in caso di insolvenza dell’imprenditore commerciale – diverse da quelle previste dalla Legge 3/2012 (es. fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa, ecc);
  • ha già fatto ricorso nei 5 anni precedenti a una delle procedure di cui alla Legge 3/2012 ovvero alle procedure di composizione della crisi;
  • ha subito, per cause imputabili al debitore, un provvedimento di impugnazione e risoluzione dell’accordo (art. 14) o revoca e cessazione effetti del piano del consumatore (art. 14 bis);
  • ha presentato una documentazione che non consente la completa ricostruzione della situazione economica e patrimoniale;
  • ha fatto ricorso abusivo al credito: ovvero se hai commesso una truffa nei confronti del creditore simulando lo stato di insolvenza e fallimento.

In sintesi: addio debiti

Sei un consumatore privato? Un libero professionista? Una piccola impresa? Un’azienda agricola? Una start-up?

Sei sommerso dai debiti? Sei continuamente pressato dai tuoi creditori? Hai paura di rimanere bloccato in questa situazione?

La legge 3 2012 è nata per aiutarti e noi di Ri.Analisi mettiamo a disposizione la nostra esperienza per assisterti mano per mano nel percorso verso l’uscita dal tunnel dei debiti in cui sei entrato!

Ri.Analisi e la legge 3/2012, ora riformata, sono le soluzioni che stavi cercando per ritrovare la libertà a lungo sognata e ricominciare una nuova vita senza più debiti e finanziarie pressanti.

In ognuna delle procedure di composizione della crisi per prima cosa è necessario presentare in Tribunale un piano di ristrutturazione del debito considerando la tua situazione economico-finanziaria garantendoti quanto ti è necessario per vivere, successivamente si passa per una fase di soddisfazione dei creditori, solo al termine della quale sarai libero dai debiti.

Solo nel raro caso in cui il giudice approvi un piano in cui il debito è fin da subito azzerato non dovrai soddisfare i creditori.

Ciononostante, ricorrere all'aiuto dei professionisti giusti per sfruttare la Legge 3/2012 o anche per una semplice consulenza rimane la soluzione migliore per non rimanere indebitato a vita e soprattutto non lasciare in eredità ai tuoi familiari il tuo problema da sovraindebitamento.

I benefici della legge 3 2012 aggiornata

Se sei in una condizione di sovraindebitamento nonché in gravi difficoltà economiche e sei perseguitato dalle finanziarie, grazie alla legge 3 del 2012 aggiornata e all’aiuto dei professionisti di Ri.Analisi, puoi vederti riconosciuto il diritto di pagare i tuoi debiti in misura minore da come previsto dai contratti che hai sottoscritto perché, anche se non hai patrimonio e redditi sufficienti, una parte consistente ti verrà cancellata (c.d esdebitazione).

Inoltre, attraverso le procedure di sovraindebitamento sopra descritte è possibile:

  • sospendere le azioni esecutive (pignoramenti, aste immobiliari, fermi amministrativi, etc.)
  • bloccare le cessioni del quinto dello stipendio
  • stralciare i finanziamenti contratti con banche, società di leasing, finanziarie e società di credito al consumo
  • pagare parzialmente i debiti chirografari (ovvero i debiti non garantiti).
  • cancellare il proprio nominativo dalle banche dati (Crif, Experia, …) con la possibilità di accedere nuovamente al credito.

Per avere questi vantaggi devi dimostrare di non aver creato la situazione di sovraindebitamento di proposito per non pagare i debiti, altrimenti verresti escluso dalla facoltà di usufruire della L. 3/2012. Devi essere catalogato come debitore “incolpevole” e quindi meritevole dell’aiuto offerto dalla legge.

Emergenza troppi debiti: a chi rivolgersi

A distanza di 10 anni dall’entrata in vigore della legge 3 2012  gran parte della popolazione italiana non è ancora a conoscenza delle possibilità offerte per liberarsi dai debiti. Magari nemmeno tu ne eri a conoscenza prima di leggere questa pagina.

Noi di Ri.Analisi, siamo una delle prime società in Italia ad occuparci di questa legge ed ora abbiamo approfondito anche le procedura del Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza e siamo specializzati nel fornire supporto e aiuto concreto ai soggetti sovraindebitati in grave crisi economica grazie all’esperienza di successi maturata nel corso degli anni dal nostro team di professionisti.

Per questo abbiamo anche ricevuto il Premio “le Fonti Awards 2020” per aver messo a disposizione dei nostri clienti le nostre competenze per affrontare i problemi da sovraindebitamento, per aver ottenuto la pressoché totalità di sentenze positive e per la presenza in varie sedi in Italia.

"La cosa che mi ha colpito di più di Ri.Analisi è che dopo averli contattati mi hanno fatto andare da loro per parlare della mia situazione e solo dopo il primo incontro hanno valutato se era possibile aiutarmi. Già questo è indice di serietà".
Marco Baldini, famoso speaker radiofonico

Scommetto che anche tu conosci la storia di Marco Baldini. Se non la conosci ti consigliamo di andare a guardare il video della sua intervista dove spiega come lo abbiamo aiutato concretamente.

Senza di noi non sarebbe riuscito ad uscire dalla sua situazione di crisi, ma affidandosi a professionisti specializzati, che lo hanno saputo ascoltare, ha trovato una via d’uscita dal tunnel dei debiti.

Marco non è l’unico che abbiamo assistito in questa fase della sua vita, nel nostro blog trovi casi concreti che potrebbero essere anche il tuo.

Da solo non puoi uscire dai debiti perché la legge sul sovraindebitamento è uno strumento che difficilmente può essere utilizzato al meglio da chi non possiede conoscenze e competenze specifiche in ambito economico, finanziario e giuridico.

Non lasciarti sopraffare dall’ansia per paura di non riuscire a garantire un futuro alla tua famiglia o ai tuoi dipendenti, di perdere la casa o la tua azienda. Puoi dare una svolta alla tua vita e stravolgere la situazione attuale grazie alla L. 3/2012 aggiornata e ai professionisti giusti che ti offrono una soluzione e un aiuto concreto al problema dei troppi debiti a cui pensi ogni singolo giorno.

Non essere timido, chiedi aiuto! C’è sempre una soluzione ad ogni problema, anche ai più complessi!

Come evidenziato da Baldini, noi di Ri.Analisi ti aiutiamo ad uscire dai debiti in 5 passi:

  1. Esame del caso: prima di tutto ascoltiamo la tua storia e valutiamo gratuitamente se è possibile offrirti un aiuto concreto delucidandoti nel modo più semplice e trasparente possibile cosa prevede la legge salva suicidi e quale potrebbe essere la strategia più appropriata per te
  2. Raccolta della documentazione: ti aiutiamo a ricostruire tutto il percorso delle scelte economiche e finanziarie che ti hanno condotto alla situazione debitoria attuale
  3. Presentazione dell’istanza: presentiamo al Giudice competente l'istanza di esdebitazione e il conseguente piano di rientro che comporta sospensione immediata di tutte le eventuali procedure di pignoramento in corso.
  4. Procedura Giudiziaria: seguiamo l'iter giudiziario per mezzo dei nostri avvocati e forniamo ogni supporto utile alla decisione del giudice
  5. Chiusura: portiamo la pratica fino alla sentenza del giudice, che nella nostra esperienza comporta l'estinzione totale o parziale del debito nel 99,8% dei casi.

In sintesi, Ri.Analisi si occuperà di predisporre tutto il necessario per l’avvio della pratica e di seguirla sotto ogni punto in senso cronologico e operativo.

In alcuni casi è successo che, ragionando con il cliente ed esaminando la sua situazione, non è stato possibile applicare la Legge 3 2012 in quanto non esistevano le condizioni necessarie per dare avvio alla pratica. In questo caso, in modo sincero condivideremo con te la nostra opinione professionale e, se possibile, ti proporremo soluzioni alternative.

Noi di Ri.Analisi non ti offriamo false speranze ma solo soluzioni concrete e personalizzate volte a cambiare la tua situazione attuale affiancandoti passo passo per raggiungere insieme a te la via d’uscita del tunnel dei debiti in cui sei entrato e iniziare a vedere la luce. Tutto questo rispettando la tua privacy e nel modo più trasparente possibile.

Non aspettare! Possiamo risolvere il tuo problema dei troppi debiti, liberarti dalla pressione continua dei tuoi creditori e trovare la soluzione per farti ricominciare a vivere senza debiti.

Per sapere se puoi beneficiare o meno del diritto previsto dal Codice della Crisi, ovvero della legge 3 del 2012 aggiornata, e avviare una pratica per estinguere i tuoi debiti fissa ora un appuntamento gratuito senza impegno o contattaci al numero verde 800 183420 attivo dalle 9.00 alle 18.00.

Ti aspettiamo nel nostro ufficio! Non aspettare a riprendere in mano la tua vita e a ridurre il tuo debito! La normativa sul sovraindebitamento, nata con la Legge 3 2012, è la soluzione che stavi aspettando per ripartire da zero!

Fissa un appuntamento nella tua regione per una consulenza gratuita, o richiedi informazioni online, senza impegno.

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