La cessione del quinto può essere sospesa grazie alla Legge 3/2012

Stop alle cessioni del quinto: lo conferma il Tribunale di Udine, con due pronunce su casi seguiti da Ri.Analisi, stabilendo che la liquidazione blocca anche le cessioni su pensioni o retribuzioni.

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La cessione del quinto dello stipendio o della pensione è una particolare forma di prestito personale a tasso fisso, il cui rimborso avviene attraverso l’addebito mensile della rata dalla busta paga o dalla pensione, in favore di intermediari abilitati.

Si chiama cessione del quinto perché viene rimborsato trattenendo fino ad un massimo di un quinto dello stipendio o della pensione. In pratica si stipula un prestito con un istituto di credito per una data cifra. 

Questa cifra deve essere restituita in un certo numero di rate che vengono trattenute automaticamente dal datore di lavoro o dall’ente che eroga la pensione e versate all’istituto di credito. 

La rata mensile, comprensiva di interessi, non può mai superare un quinto della pensione o dello stipendio.

Cessione del quinto sospesa per pensionati sovraindebitati

La cessione del quinto viene sospesa anche per i pensionati e anche se già notificata e operante prima dell’apertura della liquidazione.

Nella sentenza sentenza del Tribunale di Udine del 26 aprile 2019 viene stabilito che i creditori non possono rivalersi sull’intera quota della pensione del debitore, ma deve essere fatto salvo un importo necessario al suo sostentamento (nel rispetto dei limiti di cui all’art. 545, comma 7, cpc).

I dettagli della sentenza

Nel caso seguito dai professionisti di Ri.Analisi, un pensionato si è trovato a dover affrontare un debito di oltre 412mila euro. Era titolare di soli beni mobili, di una pensione INPS e di una rendita INAIL che non erano sufficienti nell’immediato a estinguere i debiti contratti. 

Questa persona non aveva un patrimonio immobiliare e l'attivo era costituito esclusivamente da un credito azionario e dal saldo del suo conto corrente. La pensione mensile era di circa 770 euro ed in seguito ad una cessione del quinto, venivano destinati 150 euro alla Banca che aveva concesso il prestito. 

Il pensionato godeva di rendita INAIL in regime di reversibilità. Pertanto, l’ammontare mensile dei redditi, al lordo della cessione, era di 1.386 euro. 

La sentenza ha stabilito la sospensione della cessione del quinto e l’apertura della liquidazione con cui il pensionato potrà risanare la sua posizione debitoria.

Cessione del quinto sospesa anche per lavoratori dipendenti sovraindebitati

Nella sentenza del Tribunale di Udine dell’8 maggio 2019 si ribadisce la sospensione della cessione del quinto sullo stipendio di un lavoratore dipendente in stato di sovraindebitamento.

I dettagli della sentenza

Un lavoratore dipendente, che si è rivolto a Ri.Analisi, aveva debiti per oltre 98mila euro, non risultava proprietario di beni mobili pignorabili o di beni immobili pignorati e disponeva solo del reddito da lavoro dipendente di circa 1.700 euro. 

L’importo era gravato da due cessioni del quinto in favore di un Istituto di credito, con trattenute di 652 euro al mese.

Le spese correnti di famiglia documentate erano di circa 2.100 euro, alle quali faceva fronte anche con il reddito della moglie e della suocera.

Il Giudice ha sospeso le cessioni del quinto e ha ritenuto che la quota del reddito riservato al debitore fosse di 950 euro mensili, con attribuzione ai creditori di tutta la restante parte di reddito. Il limite potrà comunque essere modificato in futuro.

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DATA PUBBLICAZIONE:
10 Maggio 2019