Libero professionista salvo dai debiti

È possibile l’apertura di liquidazioni anche se si ha solo il reddito. La conferma arriva dal Tribunale di Pordenone per un cliente Ri.Analisi.

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Il giudice pordenonese ha approvato la liquidazione per il nostro cliente Marco, libero professionista sovraindebitato, che ha dovuto chiudere la propria pasticceria a causa della crisi.

I debiti evidenziati nella procedura (circa 108.000 euro) derivavano dall’attività di impresa di Marco, che ora percepisce solo un reddito da lavoro dipendente, non sufficiente nell’immediato ad estinguere le obbligazioni esistenti.

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Apertura della liquidazione con parte del reddito e blocco delle azioni esecutive.

Il giudice, rilevata l’ammissibilità della procedura, ha stabilito la somma di 900 euro mensili come riserva per il sostentamento del nostro cliente Marco e della propria famiglia, considerando l’intero reddito familiare. Destinata alla liquidazione anche la tredicesima.

L’accesso alle procedure di sovraindebitamento si configura, nuovamente, la sola strada per chi, incolpevolmente schiacciato dal peso dei debiti, vuole ricominciare una vita libero dai creditori. 

Il giudice conferma nel proprio provvedimento che:

  • è possibile aprire la procedura di liquidazione senza beni immobili o mobili diversi dal denaro;
  • sono bloccate nuove azioni esecutive per tutta la durata della procedura, anche nei confronti di creditori fondiari; non è applicabile la speciale disciplina prevista all’art. 41 TUB.

All’interno delle procedure di sovraindebitamento non possono esserci deroghe al blocco delle procedure esecutive o al pignoramento, anche da parte di creditori fondiari, come avviene all’interno del fallimento. Questo proprio per l’eccezione prevista dall’articolo citato, essendo la stessa norma speciale non applicabile in via analogica. 

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DATA PUBBLICAZIONE:
22 Novembre 2019