Libero professionista risana 70.000 euro di debiti

Dopo anni di difficoltà finanziarie, un professionista di Ivrea accede alla procedura di liquidazione controllata e si libera di un debito di 70.000 euro.

placehold



La situazione di Giancarlo


Giancarlo ha lavorato per diversi anni come grafico pubblicitario in una media azienda di Ivrea.
Nel 2003, il fallimento della società lo priva improvvisamente del posto di lavoro e delle sue sicurezze.
Per non restare inattivo, decide di mettere a frutto le sue competenze aprendo uno studio grafico indipendente.

I primi tempi sono complessi: l’acquisizione di clientela richiede investimenti, e per sostenere le spese iniziali, Giancarlo ricorre a piccoli finanziamenti bancari e, quando necessario, al sostegno economico dei familiari. 

La tenacia e la passione gli consentono, nel giro di qualche anno, di creare una rete di clienti e un fatturato sufficiente a garantire il sostentamento della sua famiglia.

Le cause del sovraindebitamento


A partire dal 2008 la crisi finanziaria internazionale colpisce duramente anche i settori legati alla comunicazione e alla pubblicità: le aziende riducono i budget e anche il volume di lavoro dello studio grafico di Giancarlo cala drasticamente. Nel 2009 il fatturato si riduce del 50% e, appena un anno dopo, subisce un ulteriore calo del 30%.

Questo genera problemi immediati di liquidità. Per pagare le spese di tutti i giorni, Giancarlo rinvia alcune tasse e chiede nuovi prestiti. All’inizio le banche lo aiutano, ma dopo qualche anno giudicano i prestiti troppo alti rispetto ai suoi guadagni e chiedono di restituire i soldi.

Nonostante lui aderisca ai piani di rateizzazione proposti dall’Agenzia delle Entrate, la pressione dei debiti bancari e fiscali non accenna a diminuire. L’attività, pur con qualche commessa stabile, non riesce a recuperare i livelli di redditività pre-crisi, e le uscite superano sistematicamente le entrate.

Nel 2015 il grafico è costretto a chiudere il proprio studio e a collaborare per alcune cooperative, ricevendo compensi variabili in base agli incarichi effettivamente svolti. Questa forma di lavoro, pur consentendogli un minimo di reddito, non è sufficiente a coprire il debito accumulato negli anni precedenti.

Nel 2020, la crisi legata alla pandemia di COVID-19 peggiora ulteriormente la situazione: molti clienti interrompono o rinviano i progetti, i compensi calano e le prospettive di stabilità economica si allontanano. Gli interessi e le sanzioni sui debiti fiscali continuano a crescere, mentre le banche mantengono ferme le richieste di rientro.

Le cause principali del sovraindebitamento di Giancarlo quindi sono:

  • fattori economici globali (crisi del 2008, pandemia);
  • riduzione del mercato e della domanda di servizi grafici;
  • necessità di accedere a credito bancario per mantenere attiva l’impresa;
  • pressioni fiscali e interessi accumulati;
  • reddito insufficiente e discontinuità lavorativa dopo la chiusura dello studio.

Come Ri.Analisi ha aiutato Giancarlo


Consapevole di non poter uscire autonomamente da questa spirale, Giancarlo nel 2024 decide di rivolgersi a Ri.Analisi. La nostra specializzazione è il supporto a privati e imprenditori in situazioni di crisi economica. 

L'approccio che adottiamo prevede:

  1. Analisi approfondita della posizione debitoria complessiva, comprendente esposizioni bancarie, debiti fiscali, interessi e sanzioni.

  2. Ricostruzione storica dell’attività economica per documentare le cause del dissesto e dimostrare la buona fede del debitore.
  3. Studio delle soluzioni normative previste dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, individuando la procedura più adatta alle caratteristiche del caso.

Alla luce delle condizioni patrimoniali e reddituali del nostro cliente, Ri.Analisi propone l’accesso alla Liquidazione Controllata del sovraindebitato, procedura che permette al debitore di mettere a disposizione dei creditori il proprio patrimonio residuo e la parte dei redditi futuri eccedente il fabbisogno personale, con l’obiettivo di ottenere la cancellazione dei debiti residui (esdebitazione) al termine del processo.

La nostra assistenza è stata fondamentale non solo nella predisposizione della documentazione necessaria per il Tribunale, ma anche nella pianificazione di un percorso realistico di rientro, garantendo a Giancarlo un quadro chiaro delle prospettive future.

La sentenza del Tribunale di Ivrea


Il 27 gennaio 2025 il Tribunale di Ivrea ha aperto per Giancarlo la procedura di liquidazione controllata. Significa che il Tribunale seguirà da vicino come verranno gestiti i suoi beni e i suoi redditi con l'obiettivo di ripagare, almeno in parte, i debiti accumulati.

Dai documenti presentati risulta che Giancarlo ha un debito di circa 70.000 euro, quasi tutto verso lo Stato (tasse, contributi, sanzioni). Negli ultimi anni il suo reddito è stato piuttosto esiguo; non possiede case o altri beni di grande valore, ha solo alcuni oggetti di scarso valore e una piccola somma accantonata in un fondo pensione.

Giancarlo ha dichiarato di poter versare circa 200 euro al mese per tre anni, cioè 7.200 euro in totale. Il giudice ha ritenuto questo impegno realistico rispetto alla sua situazione.

Il Tribunale ha quindi:

  • nominato un giudice delegato che seguirà il caso e un liquidatore che si occuperà di gestire i beni e i pagamenti;
  • assegnato ai creditori 90 giorni di tempo per presentare le loro richieste;
  • bloccato ogni pignoramento o azione legale individuale contro Giancarlo sui beni compresi nella procedura.

In pratica, anche se il debito è alto rispetto al suo reddito, la sentenza del Tribunale permette a Giancarlo di pagare quanto possibile e, alla fine dei tre anni, i debiti rimasti verranno cancellati e lui potrà ripartire senza preoccupazioni.

La sentenza completa è consultabile nell'allegato qui sotto:

La liquidazione controllata come soluzione ai troppi debiti


Il percorso intrapreso dal nostro cliente evidenzia come, anche nelle situazioni più complesse, la normativa italiana offra strumenti concreti per recuperare un equilibrio economico. La Liquidazione Controllata non rappresenta una sconfitta, ma piuttosto un’opportunità: chi, come Giancarlo, dimostra buona fede e collaborazione può beneficiare di una seconda chance.

Il supporto di professionisti qualificati, come Ri.Analisi, e l’intervento del Tribunale di Ivrea hanno permesso di trasformare una condizione di sovraindebitamento apparentemente senza via d’uscita in un percorso di rinascita economica.

Questo caso può essere fonte di speranza per molti altri debitori: affrontare tempestivamente la propria situazione e scegliere strumenti legali adeguati può significare la differenza tra un debito insanabile e la possibilità di ricominciare.

Fissa un appuntamento nella tua regione per una consulenza gratuita o richiedi informazioni online senza impegno

contattaci

RI.Blog

DATA PUBBLICAZIONE:
29 Settembre 2025
Categoria: Casi Concreti