Rottamazione quater: prorogata la scadenza della quinta rata

Posticipata al 15 settembre la scadenza della quinta rata della rottamazione quater, la misura fiscale che consente ai contribuenti di estinguere i debiti con il fisco senza dover pagare anche sanzioni e interessi sulle somme dovute.

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Per chi ha aderito alla rottamazione quater nel 2023 ed ha saldato le somme previste dalle precedenti quattro rate, è confermata la proroga della quinta rata dei versamenti, così come approvato dal Consiglio dei ministri, venerdì 26 luglio, nel Decreto attuativo della riforma fiscale, ovvero “Disposizioni integrative e correttive in materia di regime di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale”.

La proroga al 15 settembre, con tolleranza fino al 20 settembre 2024

Grazie alla nuova proroga della rottamazione quater sono posticipati al 15 settembre 2024, e quindi al 20 settembre se si usufruisce dei 5 giorni di tolleranza, i pagamenti di chi si è messo in regola con le altre quattro rate dei pagamenti, che può ora procedere al saldo della quinta rata dei debiti inclusi nel Piano di definizione agevolata.

Le precedenti scadenze erano così fissate:

  • prima (o unica) e seconda rata, con scadenza già posticipata al 18 dicembre 2023;
  • terza rata, con scadenza già posticipata al 15 marzo 2024;
  • quarta rata, con scadenza il 31 maggio.

La quinta rata era in scadenza il 31 luglio, ma è ora stata posticipata al 15 settembre 2024 (ovvero il 20 settembre per i 5 giorni di tolleranza).

Ultima rata del 2024 sarà sabato 30 novembre.

Rottamazione quater: di cosa si tratta

La rottamazione è una misura fiscale del Governo, istituita nel 2016, per permettere ai contribuenti che ne fanno richiesta di estinguere i debiti con il fisco, senza obbligarli a pagare anche le sanzioni e gli interessi sulle somme dovute.

Con la Legge di Bilancio, entrata in vigore il 1° gennaio 2023, è stata approvata la rottamazione quater, ovvero la quarta in ordine di tempo.
Fino al 30 giugno 2023 sono state presentate le domande di chi ha aderito alla misura, relativa ai debiti maturati dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Ne abbiamo parlato in questo articolo: blocca i pignoramenti grazio alla rottamazione quater.

Le disposizioni del recente Decreto attuativo della riforma fiscale si limita a posticipare la scadenza della quinta rata della rottamazione quater, ma non permettono di riaprire le domande a coloro che non hanno aderito all'accordo agevolato entro il 30/06/2023 e che quindi non potranno usufruire del beneficio.

Per chi non ha rispettato le precedenti scadenze?

Per chi paga in ritardo, oltre i 5 giorni di tolleranza, o paga meno del dovuto, la Rottamazione quater non è più valida e i soldi già versati verranno considerati come acconto sul totale dovuto.
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La soluzione per chi non ha aderito alla rottamazione quater

La rottamazione è una misura ideata dal Governo per offrire una tregua a chi non ha avuto la possibilità di pagare le imposte e permette a imprese e contribuenti di pagare meno e a rate.

Il problema però rimane quando non si ha liquidità sufficiente nel breve periodo. Moltissimi imprenditori o liberi professionisti non riescono comunque a far fronte a queste spese. Allora come fare per uscire dai debiti con il Fisco o bloccare un pignoramento?

La soluzione che noi proponiamo per moltissimi clienti in difficoltà è l’esdebitazione, cioè la definitiva cancellazione dei debiti prevista dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza.

In sintesi si tratta di uno strumento normativo molto importante e può permetterti di:

  • cancellare i tuoi debiti
  • salvare beni immobiliari
  • bloccare il pignoramento di stipendio o conto corrente
  • bloccare le procedure esecutive in atto.

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DATA AGGIORNAMENTO:
5 Agosto 2024
DATA PUBBLICAZIONE:
26 Febbraio 2024