Ex artigiano risana debiti per oltre 100.000 euro

Scopri come Giacomo si è liberato dai debiti grazie alla liquidazione controllata e al supporto di Ri.Analisi.

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La situazione di Giacomo


Giacomo è un ex artigiano residente in provincia di Pordenone. La sua piccola impresa nasce a metà degli anni 2000 con l’obiettivo di costruire qualcosa di solido per sé e per la sua famiglia. 

Nei primi anni, l’attività si dimostra una scelta vincente: la qualità del suo lavoro e la fiducia dei clienti locali permettono a Giacomo di garantire alla famiglia una vita serena. Insieme alla moglie, impiegata in un ufficio della zona, e ai due figli ancora piccoli, Giacomo conduce una vita tranquilla, fondata sui frutti del proprio lavoro. 

Tutto cambia però con la grave crisi economica che investe l’Italia e l’Europa tra il 2011 e il 2012. Le difficoltà mettono a dura prova tutto ciò che Giacomo aveva costruito giorno dopo giorno. Il drastico calo degli ordinativi, dovuto alla contrazione della domanda e alla crescente difficoltà delle famiglie a sostenere spese non essenziali, porta rapidamente a un crollo del fatturato.

A peggiorare la situazione arriva anche la perdita del lavoro della moglie, licenziata a causa di una riduzione del personale nell’azienda dove lavorava da anni. Questo colpo riduce ulteriormente le entrate familiari e rende ancora più difficile far fronte alle spese quotidiane, alle rate dei finanziamenti e ai costi legati all’attività.

I motivi del suo sovraindebitamento


Con due figli da mantenere, un calo importante delle entrate e le spese familiari costanti (come utenze domestiche, alimentari, abbigliamento e scuola), Giacomo è costretto a ricorrere a dei prestiti.
Inizialmente, questo gli permette di continuare a vivere in modo dignitoso, riuscendo a far fronte alle spese più urgenti. 

Tuttavia, con l’aggravarsi della crisi e il progressivo peggioramento della condizione economica della sua attività, la situazione precipita.
Giacomo non riesce a versare le imposte e i contributi previdenziali legati alla sua impresa e, al tempo stesso, si trova nell’impossibilità di onorare i debiti contratti con le finanziarie. 

La chiusura dell’attività non basta a interrompere il circolo vizioso: i debiti accumulati, superiori ai 100.000 euro, hanno continuato a pesare sul suo presente e sul suo futuro, nonostante un nuovo lavoro da dipendente e gli sforzi quotidiani per rimettersi in carreggiata.

Come Ri.Analisi ha aiutato Giacomo


Consapevole della gravità della sua situazione e della crescente pressione esercitata dai creditori e dalle procedure esecutive già avviate nei suoi confronti, Giacomo decide di non affrontare da solo questo difficile percorso ed cerca una realtà specializzata nell’assistenza a soggetti sovraindebitati. E’ così che trova noi di Ri.Analisi. 

Fin dal primo colloquio, i nostri professionisti ascoltano con attenzione la storia di Giacomo, raccogliendo ogni informazione utile per comprendere appieno le cause del suo indebitamento e l’effettiva entità dei debiti accumulati nel corso degli anni.

Il team avvia un’approfondita istruttoria preliminare, durante la quale si effettua un'analisi scrupolosa e completa della documentazione prodotta da Giacomo: cartelle esattoriali notificate dall’Agenzia delle Entrate, contratti di finanziamento e prestiti personali, estratti conto, buste paga, certificazioni ISEE, spese fisse familiari (utenze domestiche, affitto, assicurazioni) e altre evidenze utili a delineare la sua reale situazione patrimoniale e reddituale. 

Particolare attenzione è posta anche alla verifica dell’assenza di atti in frode ai creditori o elementi che potessero compromettere l’accesso alle procedure previste dalla normativa vigente.

Nel corso dell’analisi, emerge chiaramente l’impossibilità oggettiva di Giacomo di far fronte ai debiti pregressi, nonostante l’impegno nel lavoro e la ripresa occupazionale della moglie.
Il passivo complessivo, superiore ai 100.000 euro, è sproporzionato rispetto alle entrate familiari, anche tenendo conto delle più rigide economie domestiche. Inoltre, la posizione debitoria è aggravata da interessi, sanzioni e spese legali accumulati negli anni.

Alla luce dei dati raccolti e delle caratteristiche del caso, i nostri consulenti hanno proposto la procedura di Liquidazione Controllata. Tale procedura, prevista proprio per situazioni in cui il debitore non ha più la possibilità di proporre un piano di rientro sostenibile o raggiungere un accordo con i creditori, consente al debitore meritevole di liberarsi definitivamente dei debiti residui, una volta soddisfatte le condizioni stabilite dal Tribunale.

Ri.Analisi ha predisposto con precisione tutta la documentazione necessaria per il deposito dell’istanza, rappresentando al giudice la reale situazione economico-patrimoniale di Giacomo e la sua buona fede nell’affrontare le difficoltà che lo hanno portato al sovraindebitamento.

La sentenza del Tribunale di Pordenone


Il 26 novembre 2024 il Tribunale di Pordenone accoglie la proposta di Giacomo ed emette il decreto di apertura della Liquidazione Controllata

Con questo provvedimento, si avvia il percorso che consentirà al nostro cliente di rimettere ordine nella propria situazione debitoria. Da allora, il nostro cliente si è impegnato a collaborare pienamente con la procedura. In particolare, ha accettato di destinare ai creditori la parte del suo stipendio che non serve a coprire le spese indispensabili per il sostentamento suo e della sua famiglia.
Questo significa che continuerà a lavorare e a percepire il suo salario, ma ogni mese verserà alla procedura la somma che rimane dopo aver pagato le spese essenziali e gli altri costi legati alla vita quotidiana.

L’importo che Giacomo dovrà versare sarà calcolato in base alle sue entrate effettive e alle spese sostenute di volta in volta. In questo modo si cerca di garantire un equilibrio tra il diritto dei creditori a recuperare quanto più possibile e la necessità di permettere a Giacomo e alla sua famiglia di mantenere una vita dignitosa, senza dover affrontare sacrifici insostenibili.

Qui sotto trovi la sentenza del 26.11.2024:

La soluzione definitiva al sovraindebitamento


Grazie all’assistenza di Ri.Analisi e alla decisione del Tribunale, Giacomo ha finalmente intrapreso un percorso concreto verso la liberazione dai debiti.
Al termine della procedura di liquidazione controllata, una volta effettuati i versamenti previsti e distribuite le somme ai creditori secondo le regole stabilite, Giacomo potrà beneficiare dell’esdebitazione. Questo significa che sarà definitivamente liberato da tutti i debiti residui e potrà ricominciare una nuova vita senza il peso delle passività pregresse, con una situazione economica finalmente risanata e con la possibilità di guardare al futuro con maggiore serenità.

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DATA PUBBLICAZIONE:
14 Luglio 2025