Cos’è l’esdebitazione e come ottenerla

Scopri come cancellare o ridurre i tuoi debiti in modo legale e sicuro, per ripartire davvero. 

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Oltre il 20% della popolazione italiana vive una situazione di precarietà economica o rischio di esclusione sociale. È quanto emerge dall’ultimo rapporto Istat ed una delle cause più comuni di questa situazione è il sovraindebitamento.

Mutui, prestiti, spese impreviste, perdita del lavoro: bastano situazioni come queste per perdere il controllo della propria situazione finanziaria. Ma esiste una via d’uscita legale e concreta ed è l’esdebitazione.

L'esdebitazione sta guadagnando sempre più attenzione nel dibattito sulla gestione del debito personale, in quanto permette ad una persona o un'impresa insolvente di ottenere la cancellazione parziale o totale dei debiti.

I dati recentemente forniti dal Ministero della Giustizia indicano che negli ultimi 7 anni, le richieste agli Organismi di Composizione della Crisi sono quadruplicate. Questo dimostra che sempre più italiani sanno che esiste una normativa che li può aiutare ad affrontare i propri debiti legalmente e che i problemi di sovraindebitamento sono sempre più diffusi. 


Esdebitazione: cos’è?

L’esdebitazione è una procedura disciplinata dal nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.
Permette di liberarsi dai debiti non più sostenibili, quando non si è in grado di ripagarli e offre una possibilità concreta di ripartenza per chi si trova in una situazione di grave sovraindebitamento.

Oltre a sostenere il singolo, l’esdebitazione ha effetti positivi sull’economia nel suo complesso: reinserisce persone sovraindebitate nel circuito produttivo e fiscale, trasformandole da soggetti passivi a contribuenti attivi.

Uno dei principali vantaggi dell'esdebitazione è la sua capacità di fornire un sollievo immediato da un peso finanziario schiacciante. Per coloro che si trovano in una situazione di grave insolvenza, la possibilità di ottenere il condono dei debiti può significare la differenza tra una vita finanziaria devastata e l'opportunità di ricominciare da zero.

Prima dell’entrata in vigore del nuovo CCII

Prima dell’entrata in vigore del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII), il 15 luglio 2022, l’ordinamento italiano distingueva due percorsi di esdebitazione, a seconda del tipo di debitore:

1. Esdebitazione dell’imprenditore fallito (ex art. 142 Legge Fallimentare)

Questa era l’unica forma di esdebitazione prevista inizialmente. Riguardava esclusivamente l’imprenditore fallito, che avesse agito con meritevolezza, ovvero senza dolo o colpa grave e permetteva la cancellazione dei debiti residui non pagati dopo la chiusura della procedura fallimentare.

2. Esdebitazione del soggetto sovraindebitato (Legge n. 3/2012)

Introdotta con la Legge 3/2012 sul sovraindebitamento (nota anche come “legge salva suicidi”) questa procedura ha esteso l’esdebitazione anche a soggetti non fallibili: privati cittadini, consumatori, liberi professionisti, lavoratori autonomi, piccoli imprenditori.

Questi soggetti, prima della riforma, non avevano alcuna possibilità di liberarsi legalmente dai debiti.

L’esdebitazione con il CCII

Il nuovo CCII ha riunito in un sistema più organico sia la legge fallimentare, sia la legge sul sovraindebitamento.
Il CCII ha confermato l’istituto della esdebitazione in favore dell’imprenditore sottoposto alla liquidazione giudiziale (ex fallimento) e ha esteso questo beneficio anche al consumatore persona fisica, all’imprenditore minore, al professionista e all’imprenditore agricolo nell’ambito della liquidazione controllata del sovraindebitamento.

L’esdebitazione oggi risulta molto più veloce e immediata in quanto è riconosciuta come diritto previsto per tutti i soggetti che rispettano determinati requisiti previsti dalla legge.

Se una persona ha maturato debiti e, pur comportandosi onestamente e senza dolo, non ha più la possibilità di farvi fronte, ha diritto di vedersi cancellare quanto non può pagare, grazie all’esdebitazione.

I vantaggi dell’esdebitazione

L’esdebitazione (detta anche esdebitamento) permette di far recuperare parzialmente ai creditori quanto da loro erogato e offre la possibilità al debitore di risolvere definitivamente la sua situazione in base alle sue possibilità, restituendogli una vita dignitosa.
In sintesi:

  • Il creditore recupera parzialmente le somme erogate.
  • Il debitore ha la possibilità di sanare i suoi debiti.
  • Eventuali debiti residui vengono cancellati.
  • Si richiede l’eliminazione della propria posizione dalle banche dati CRIF.


Si tratta di un “fresh restart”, un nuovo inizio, che permette a privati cittadini o anche a piccoli imprenditori di riacquisire serenità e fiducia, dopo aver affrontanto una crisi debitoria anche importante per i motivi più diversi e non attribuibili al debitore, come ad esempio:

  • chiusura dell’azienda dove il dipendente lavora o riduzione dell’orario lavorativo;
  • clienti che non pagano;
  • malattia o impossibilità a continuare il proprio lavoro;
  • spese impreviste.


E’ molto importante rivolgersi a consulenti esperti, come noi di Ri.Analisi, per evitare errori e presentate correttamente il ricorso che verrà poi verificato e approvato dal Tribunale, grazie alla consulenza dell’O.C.C. (Organismo di Composizione della Crisi), chiamato a valutare la fattibilità, la meritevolezza e la convenienza della richiesta.

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I requisiti per accedere all’esdebitazione nel sovraindebitamento

Oggi anche i consumatori, professionisti e imprenditori minori possono ottenere l’esdebitazione, cioè la cancellazione dei debiti rimasti dopo una procedura di liquidazione o di composizione della crisi.

Per ottenere questo beneficio, il debitore deve rispettare alcuni requisiti:

  • Comportamento corretto e collaborativo durante la procedura;
  • Meritevolezza, cioè non aver:
    - distratto beni o aggravato la situazione debitoria;
    - falsificato le passività;
    - ricevuto condanne per reati legati all’insolvenza o alla frode;
  • Non aver già beneficiato di due esdebitazioni (massimo 2 nella vita) e che siano passati almeno 5 anni dall’ultima concessione.

Le stesse condizioni valgono anche per eventuali soci illimitatamente responsabili e amministratori di imprese coinvolte.

I riferimenti normativi sono:

  • Articoli 278-281 CCII per gli imprenditori soggetti a liquidazione giudiziale;
  • Articolo 282 CCII per i debitori sovraindebitati non fallibili (privati, professionisti, imprenditori minori).

Questo sistema, più inclusivo e articolato, consente anche a chi non era coperto dalla vecchia legge fallimentare di ricominciare senza l’oppressione dei debiti.

Quali debiti NON possono essere sanati

L’esdebitazione consente di liberarsi da quasi tutti i debiti, ma esistono alcune eccezioni previste dalla legge.
Non possono essere cancellati:

  • Obblighi di mantenimento e alimentari, ad esempio verso figli o ex coniuge;
  • Risarcimenti da fatti illeciti dolosi, come danni causati intenzionalmente (ad esempio aggressioni, truffe);
  • Sanzioni penali o amministrative pecuniarie, salvo che siano strettamente legate a debiti già estinti;
  • Debiti fiscali o previdenziali accertati dopo l’avvio della procedura, solo se non erano conoscibili al momento dell’apertura della stessa.

Per tutti gli altri debiti, la procedura può offrire una vera possibilità di ripartenza.

Esdebitazione ex-Equitalia

Molti contribuenti italiani o piccole imprese hanno maturato debiti con il Fisco e ricevono puntualmente cartelle esattoriali dall’Agenzia Entrate Riscossione.
Spesso il debito aumenta esponenzialmente proprio con le sanzioni e gli interessi.
Come fare dunque?

Chi è un semplice cittadino con debiti elevati, o chi è artigiano, libero professionista o imprenditore non fallibile, ha una sola possibilità legale di ottenere l’esdebitazione con ex-Equitalia: ricorrere al CCII, in particolare alle procedure sul sovraindebitamento.

Esdebitazione del debitore incapiente

Chi si trova sommerso dai debiti, ma non ha beni da offrire né un reddito sufficiente oltre al minimo vitale, oggi ha finalmente una via d’uscita legale: si tratta dell’esdebitazione del debitore incapiente, prevista dall’art. 283 del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.

Prima della legge Legge 3/2012, nessuna norma consentiva a un soggetto non fallibile (come un privato cittadino o un ex lavoratore autonomo) di liberarsi dai debiti. Anche con quella legge, però, chi non disponeva di beni o di redditi minimi restava escluso, poiché non era in grado di offrire alcuna proposta ai creditori.

Questa criticità è stata affrontata in due momenti:

  • Nel 2020, con la la Legge n. 176 del 18 dicembre 2020, lo Stato ha introdotto misure straordinarie per far fronte all’emergenza economica post-Covid.
  • Successivamente, il Codice della Crisi ha reso strutturale la tutela del debitore incapiente, stabilendo una procedura accessibile una sola volta nella vita.

Anche chi non ha un lavoro stabile, non percepisce pensione e non possiede beni mobili o immobili può oggi chiedere la cancellazione totale dei debiti, se dimostra:

  • Incapacità reale e duratura di offrire utilità ai creditori, nemmeno in futuro. Tuttavia, se nei 4 anni successivi all’esdebitazione riceve somme o beni rilevanti, dovrà usarli per rimborsare almeno il 10% dell’importo dovuto.
  • Meritevolezza, ovvero nessuna frode o comportamento scorretto nei confronti dei creditori, né dolo o colpa grave all’origine della situazione debitoria.

Questa procedura rappresenta una seconda possibilità per chi è davvero in difficoltà: una forma di giustizia sociale che restituisce dignità e speranza.

E’ indispensabile la consulenza di un professionista per accedere all’esdebitazione?

Non è obbligatorio ricorrere ad un legale o uno specialista per accedere all’esdebitazione, ma è sicuramente consigliabile.

I margini di errore sono altissimi e vedersi rifiutare la richiesta per vizi formali rischierebbe di mandare in fumo un’occasione imperdibile per cancellare definitivamente i debiti.

Noi di Ri.Analisi siamo stati tra i primi in Italia ad aver studiato e approfondito la Legge 3/2012 ed ora il nuovo CCII e abbiamo depositato le prime richieste di esdebitazione nei Tribunali. Siamo tra i primi ad aver avuto i certificati di esdebitazione, conseguenti alle procedure di sovraindebitamento concluse.

Abbiamo raccolto diverse testimonianze di nostri clienti per comprendere come uscire dal sovraindebitamento.

Ad esempio Piero, ex-imprenditore ora in pensione, con il supporto di Ri.Analisi ha ottenuto dal Tribunale di Treviso l'esdebitazione completa da 7 milioni di euro di debiti grazie alla procedura di liquidazione controllata dei beni. È una delle primissime sentenze emesse dopo la riforma del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.

Grazie all’intervento dei nostri professionisti, abbiamo recentemente concluso anche una delle prime procedure di esdebitazione del debitore incapiente in Italia. Ad Alina, nostra cliente di Trieste, sono stati infatti cancellati i debiti ai sensi dell’art. 14 quaterdecies.

Se anche tu stai cercando una soluzione definitiva al problema dei debiti, contattaci ora senza impegno.

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DATA AGGIORNAMENTO:
29 Maggio 2025
DATA PUBBLICAZIONE:
16 Novembre 2021