Esdebitazione: guida aggiornata per sanare i debiti

L’esdebitazione è la cancellazione dei debiti che non si è più in grado di pagare. Vediamo nel dettaglio come ottenerla e chi ne ha diritto.

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Oltre 7 milioni di persone in Italia hanno problemi di debiti. Sono i dati resi noti dall’ISTAT prima della pandemia ed evidenziano un fenomeno ancora sottovalutato, soprattutto adesso che la crisi ha ulteriormente peggiorato la situazione di imprese e famiglie.

Per cancellare i debiti che non si riescono a pagare c’è uno strumento che cittadini o imprenditori hanno a disposizione: l'esdebitazione.


Esdebitazione: cos’è?

L’esdebitazione è un istituto giuridico regolato sia dalla legge fallimentare, sia dal nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. Consiste nella cancellazione dei debiti che non si è in grado di ripagare. Di fatto è una sorta di “condono” dei propri debiti


Prima dell’entrata in vigore del nuovo CCII

Prima del 15 luglio 2022, data dell'entrata in vigore del nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, si distinguevano due casi: l’esdebitazione dell’imprenditore fallito e l’esdebitazione del soggetto sovraindebitato.

1. Nel primo caso si trattava della cancellazione dei debiti rimanenti dopo la conclusione di una procedura fallimentare. Fino a qualche anno fa era l’unica procedura consentita ed era possibile richiederla solo da parte dell’imprenditore fallito e meritevole, in base all’art. 142 della legge fallimentare.

2. Nel secondo caso, grazie alla legge sul sovraindebitamento, l’esdebitazione è stata estesa a tutti gli altri soggetti, come i privati cittadini che, non potendo accedere alla legge fallimentare, non avrebbero mai potuto liberarsi dai debiti.

L’esdebitazione con il CCII

Il nuovo CCII ha riunito in un unico corpus normativo sia la legge fallimentare, sia la legge sul sovraindebitamento. Il CCII ha confermato l’istituto della esdebitazione in favore dell’imprenditore sottoposto alla liquidazione giudiziale (ex fallimento) e ha esteso questo beneficio anche al consumatore persona fisica, all’imprenditore minore, al professionista e all’imprenditore agricolo nell’ambito della liquidazione controllata del sovraindebitamento.

L’esdebitazione oggi risulta molto più veloce e immediata in quanto è riconosciuta come diritto previsto per tutti i soggetti che rispettano determinati requisiti previsti dalla legge.

Se una persona ha maturato debiti e, pur comportandosi onestamente e senza dolo, non ha più la possibilità di farvi fronte, ha diritto di vedersi cancellare quanto non può pagare, grazie all’esdebitazione.

I vantaggi dell’esdebitazione, o esdebitamento

L’esdebitazione (detta anche esdebitamento) permette di far recuperare parzialmente ai creditori quanto da loro erogato e offre la possibilità al debitore di risolvere definitivamente la sua situazione in base alle sue possibilità, restituendogli una vita dignitosa.
In sintesi:

  • Il creditore recupera parzialmente le somme erogate.
  • Il debitore ha la possibilità di sanare i suoi debiti.
  • Eventuali debiti residui vengono cancellati.
  • Si richiede l’eliminazione della propria posizione dalle banche dati CRIF.


Si tratta di un “fresh restart”, un nuovo inizio, che permette a privati cittadini o anche a piccoli imprenditori di riacquisire serenità e fiducia, dopo aver affrontanto una crisi debitoria anche importante per i motivi più diversi e non attribuibili al debitore, come ad esempio:

  • chiusura dell’azienda dove il dipendente lavora o riduzione dell’orario lavorativo;
  • clienti che non pagano;
  • malattia o impossibilità a continuare il proprio lavoro;
  • spese impreviste.


E’ molto importante rivolgersi a consulenti esperti, come noi di Ri.Analisi, per evitare errori e presentate correttamente il ricorso che verrà poi verificato e approvato dal Tribunale, grazie alla consulenza dell’O.C.C. (Organismo di Composizione della Crisi), chiamato a valutare la fattibilità, la meritevolezza e la convenienza della richiesta.

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I requisiti per accedere all’esdebitazione nel sovraindebitamento

Il debitore, sia “imprenditore”, sia “professionista”, sia “consumatore”, al termine della procedura che prevede la liquidazione dei beni può essere liberato da eventuali debiti residui proprio perché non ha alcuna possibilità di ripagarli.

I requisiti del debitore per accedere all’esdebitazione sono:

  • aver tenuto una condotta collaborativa nei confronti della procedura,
  • non aver beneficiato in passato dell’esdebitazione per più di due volte (la normativa richiede anche che siano passati più di cinque anni dalla concessione dell’ultima esdebitazione),
  • non aver distratto attivo, esposto passività inesistenti o aggravato il dissesto,
  • non aver ricevuto condanne per specifici reati.

Tali condizioni devono sussistere anche nei confronti dei soci illimitatamente responsabili e dei legali rappresentanti delle imprese.

I requisiti dell’esdebitazione per l’imprenditore nei cui confronti è stata aperta la liquidazione giudiziale sono disciplinati dagli artt.278-281 del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.

L’esdebitazione del sovraindebitato è invece disciplinata dall’art.282, che consente anche al privato, al professionista e all’imprenditore minore l’accesso ai benefici un tempo riservati unicamente all’imprenditore.

Quali debiti non possono essere sanati

L'esdebitazione, si applica a tutti i debiti, tranne quelli indicati qui sotto:

  • obblighi di mantenimento o familiari;
  • risarcimento dei danni da fatto illecito extracontrattuale, ad esempio in caso di incidente stradale;
  • sanzioni penali e amministrative di carattere pecuniario non accessorie a debiti estinti;
  • debiti fiscali che, pur avendo causa anteriore al decreto di apertura, sono stati successivamente accertati.

Esdebitazione ex-Equitalia

Molti contribuenti italiani o piccole imprese hanno maturato debiti con il Fisco e ricevono puntualmente cartelle esattoriali dall’Agenzia Entrate Riscossione.
Spesso il debito aumenta esponenzialmente proprio con le sanzioni e gli interessi.
Come fare dunque?

Chi è un semplice cittadino con debiti elevati, o chi è artigiano, libero professionista o imprenditore non fallibile, ha una sola possibilità legale di ottenere l’esdebitazione con ex-Equitalia: ricorrere al CCII, in particolare alle procedure sul sovraindebitamento.

Esdebitazione del debitore incapiente

La tutela del debitore incapiente è una importantissima via d’uscita per tutti coloro si sono trovati in una grave situazione debitoria imprevista, e che possono così lasciarsi definitivamente alle spalle i propri problemi di debiti, riacquisendo una totale serenità.

Prima della Legge 3/2012 il debitore in difficoltà non aveva alcuna possibilità di essere esdebitato. Ma il debitore incapiente, ovvero chi non ha alcun bene o ha un reddito minimo, appena sufficiente per il proprio mantenimento, era escluso anche dal ricorso alla Legge 3/2012.

Per risolvere questo ed altre criticità è intervenuto il DLGS 14 del 2019, ovvero il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.

Prima di questo, per arginare la crisi in seguito alla pandemia, è stata approvata la Legge n. 176 del 18 dicembre 2020, che ha anticipato di fatto l’entrata in vigore di alcune disposizioni del CCII.

Anche se non hai reddito da lavoro dipendente o da pensione e non sei titolare di nessun bene immobile o mobile puoi accedere a questa procedura per una sola volta nella vita. La procedura è disciplinata dall’art. 283 del CCII.

Le condizioni necessarie a questo vantaggio sono:

  • la reale incapacità di offrire qualsiasi bene, nemmeno in futuro. Il debitore è obbligato al pagamento del debito entro quattro anni dal decreto del Giudice solo se sopravvengono utilità rilevanti, che possono soddisfare i creditori almeno del 10%;
  • la meritevolezza del debitore, cioè la mancanza di frode verso i creditori e la mancanza di dolo o colpa grave nelle ragioni che hanno portato all’indebitamento.

Il certificato di esdebitazione

La persona fisica che si trova in una situazione di indebitamento può ottenere il certificato di esdebitazione accedendo alla procedura di liquidazione controllata. I debiti che non hanno trovato soddisfazione nell’ambito della liquidazione, saranno cancellati.

Da notare è che la liberazione dei debiti non onorati dal soggetto privato, è un diritto conseguente al provvedimento di chiusura della liquidazione o dopo tre anni dalla sua apertura (Art.282 C.C.I.I.) e non è quindi necessaria la presentazione di un’ulteriore istanza, come invece avviene nella legge 3/2012.

Gli step sono riassunti di seguito:

  • Mi trovo in una situazione di sovraindebitamento e non ho la possibilità di ripagare tutti i debiti.
  • Verifico di avere i requisiti per potere accedere alla liquidazione controllata.
  • Il Tribunale approva la mia richiesta e con la sentenza del giudice ottengo anche il certificato di esdebitazione, senza dover fare altre richieste. I debiti residui che non ho la possibilità di ripagare sono cancellati e posso quindi ripartire libero e senza più debiti.
  • Posso rientrare nel circuito di affidabilità al credito, a cui non avrei più avuto accesso per molti anni.

I motivi dell’esclusione dall’esdebitazione

L'esdebitazione è esclusa nei casi in cui:

  • il sovraindebitamento è imputabile a colpa grave, malafede o frode del debitore;
  • il debitore ha riportato condanna per bancarotta o per delitti connessi con l’attività d’impresa;
  • il debitore ha ostacolato o rallentato lo svolgimento della procedura
  • il debitore ha beneficiato nei 5 anni precedenti di altra esdebitazione;
  • il debitore ne ha già beneficiato per 2 volte.

E’ indispensabile la consulenza di un professionista per accedere all’esdebitazione?

Non serve un legale o uno specialista per accedere all’esdebitazione, ma è sicuramente consigliabile.

I margini di errore sono altissimi e vedersi rifiutare la richiesta per vizi formali rischierebbe di mandare in fumo un’occasione imperdibile per cancellare definitivamente i debiti.

Noi di Ri.Analisi siamo stati tra i primi in Italia ad aver studiato e approfondito la Legge 3/2012 ed ora il nuovo CCII e abbiamo depositato le prime richieste di esdebitazione nei Tribunali. Siamo tra i primi ad aver avuto i certificati di esdebitazione, conseguenti alle procedure di sovraindebitamento concluse.

Abbiamo raccolto diverse testimonianze di nostri clienti per comprendere come uscire dal sovraindebitamento.

Piero, ex-imprenditore ora in pensione, con il supporto di Ri.Analisi ha ottenuto dal Tribunale di Treviso l'esdebitazione completa da 7 milioni di euro di debiti grazie alla procedura di liquidazione controllata dei beni. È una delle primissime sentenze emesse dopo la riforma del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.

Grazie all’intervento dei nostri professionisti, abbiamo recentemente concluso anche una delle prime procedure di esdebitazione del debitore incapiente in Italia. Ad Alina, nostra cliente di Trieste, sono stati infatti cancellati i debiti ai sensi dell’art. 14 quaterdecies.

Se anche tu stai cercando una soluzione definitiva al problema dei debiti, contattaci ora senza impegno.

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DATA AGGIORNAMENTO:
14 Settembre 2022
DATA PUBBLICAZIONE:
16 Novembre 2021