Imprenditore cancella il 70% dei debiti grazie all’esdebitazione

Se sei sopraffatto dai debiti, gli strumenti offerti dalla ex-Legge 3 del 2012 ti permettono di ritrovare la serenità, proprio come è accaduto al nostro cliente Giuseppe, imprenditore edile.

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La situazione di Giuseppe


Giuseppe ha sempre lavorato nel settore dell'edilizia. Alla fine degli anni ‘90 ha aperto la sua ditta individuale, il giro d'affari è sempre stato positivo e in crescita. 

Partendo da piccoli lavori di ristrutturazione, Giuseppe ha gradualmente ampliato il suo portfolio clienti, guadagnandosi una solida reputazione per l’affidabilità e la qualità del lavoro svolto.

Nel 2006, spinto dall’ambizione di espandere ulteriormente l’attività e cogliere nuove opportunità di business, Giuseppe ha deciso di costituire una SRL assieme a un collega fidato. L’obiettivo era quello di competere per progetti più grandi, come la costruzione di edifici residenziali e complessi commerciali. 

Per supportare la gestione finanziaria delle commesse, la società si avvale di prestiti bancari, garantiti da fidejussioni rilasciate personalmente da Giuseppe e dal suo socio.

Inizialmente l’attività sembra funzionare bene. La SRL ottiene diversi contratti importanti e cresce rapidamente.
Giuseppe, entusiasta dei progressi, investe ulteriormente nella società, acquistando attrezzature moderne e assumendo nuovo personale per gestire l’aumento del carico di lavoro. Tuttavia, questa rapida espansione comporta anche un aumento delle responsabilità finanziarie e delle esposizioni economiche della società.

I motivi del sovraindebitamento


Poco dopo la costituzione della società, la crisi economica del 2008 colpisce duramente il comparto dell'edilizia. 

Le difficoltà si susseguono rapidamente, impedendo alla SRL di rispettare gli impegni assunti verso le banche. Per cercare di sostenere la SRL, Giuseppe si trova in difficoltà anche con la sua ditta individuale, arrivando a omettere il versamento di imposte e tasse.

La situazione peggiora ulteriormente a causa del mancato incasso delle commesse dovuto al fallimento a catena delle imprese appaltanti.

Alla fine del 2009, la SRL viene posta in liquidazione e successivamente cancellata nel 2014.

Anche la ditta individuale viene chiusa e cancellata nel 2012. Giuseppe rimane quindi con ingenti debiti verso le banche, legati alle fidejussioni, e verso l'erario, a causa dell'omesso versamento dei tributi.

Come Ri.Analisi ha affrontato il sovraindebitamento di Giuseppe


Con l'aiuto di Ri.Analisi, Giuseppe è stato ammesso alla liquidazione del patrimonio, disciplinata dall'art. 14 ter della ex-Legge 3/2012. L’intervento di Ri.Analisi è stato cruciale in ogni fase del processo.

In primo luogo i nostri consulenti hanno analizzato in dettaglio la situazione economica di Giuseppe, verificando i debiti accumulati, i beni posseduti e le possibili soluzioni giuridiche. Questo lavoro preliminare è stato fondamentale per predisporre una richiesta di accesso alla procedura completa e ben documentata.

Successivamente, abbiamo supportato Giuseppe nella stesura del piano di liquidazione, assicurandoci che tutti gli aspetti fossero conformi alla normativa vigente. 

Durante i quattro anni in cui la procedura è rimasta attiva, Ri.Analisi ha seguito ogni passo con attenzione, consigliando il cliente su come ottenere il massimo valore possibile per i creditori.

Un altro aspetto cruciale è stato il supporto emotivo e legale fornito a Giuseppe. Affrontare un percorso di liquidazione può essere psicologicamente difficile, ma grazie al nostro aiuto Giuseppe ha potuto mantenere la serenità e la concentrazione necessarie per superare il periodo di difficoltà.

Durante la procedura, i creditori sono stati pagati esclusivamente con quanto ricavato dalla vendita dei beni posseduti da Giuseppe e secondo le sue possibilità economiche, escludendo quanto necessario al suo sostentamento. 

Al termine della procedura, è stato possibile soddisfare i creditori per circa €34.000, ovvero il 30% dell’importo totale di debiti complessivi pari a quasi €112.500.

Il decreto di esdebitazione ottenuto


Come previsto dalla ex-Legge 3/2012, una volta chiusa la procedura liquidatoria, Giuseppe ha presentato specifica domanda al Tribunale di Udine per ottenere l'esdebitazione, ovvero la dichiarazione di inesigibilità dei crediti non soddisfatti durante la liquidazione. Solo con l'esdebitazione Giuseppe avrebbe potuto essere liberato dai debiti residui; diversamente, i creditori avrebbero ripreso le azioni per soddisfare i propri diritti.

Il Tribunale ha accertato che Giuseppe soddisfaceva tutti i requisiti richiesti dalla legge e ha concesso il beneficio

Grazie a questa sentenza, Giuseppe ha visto cancellati debiti per un importo considerevole, pari a €78.500.

Qui sotto trovi il decreto del 26.03.2024 del Tribunale di Udine.

Debiti dell’impresa individuale: come affrontiamo il problema


I debiti di imprese individuali, come quella di Giuseppe, di professionisti o di cooperative non si estinguono con la chiusura, ma restano a carico del titolare o dei soci.

Per evitare che i debiti crescano e per liberarsi dall’assillo dei creditori, è fondamentale agire rapidamente.

La soluzione risiede nelle procedure offerte dall’ex-Legge 3-2012, ora aggiornata dal Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII). Grazie alla nostra competenza, aiutiamo i nostri clienti a individuare l’opzione più adatta per loro.

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DATA PUBBLICAZIONE:
16 Gennaio 2025