Libero professionista, vittima di ludopatia, risana oltre 320 mila euro di debiti

Il Tribunale di Udine approva la procedura di liquidazione controllata per un libero professionista sovraindebitato a causa del vizio del gioco patologico.

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Il vizio del gioco colpisce molte più persone di quante immaginiamo. In poco tempo, quello che pare uno svago e un innocuo passatempo, diventa un vero e proprio dramma non solo per chi ne è vittima, ma anche per le famiglie che spesso sono inevitabilmente coinvolte.

Proprio perché la dipendenza da gioco porta ad attività irresponsabili, ricorrenti e persistenti, è riconosciuta come una vera e propria patologia, definita “ludopatia”.

Anche il nostro cliente Giovanni, libero professionista di Udine, ha iniziato a frequentare le sale da gioco d’azzardo per puro divertimento, ma in un breve periodo ha accumulato oltre 320 mila euro di debiti.
La sua famiglia ha cercato di aiutarlo in ogni modo, fino a quando si è rivolta a noi di Ri.Analisi, che ci siamo occupati di molti casi simili al suo.

La situazione del nostro cliente Giovanni

Dopo la laurea in ingegneria, conseguita in seguito ad un percorso di studi regolare e con ottimi voti, Giovanni supera brillantemente l’esame di stato ed inizia ad esercitare proficuamente e con successo la professione di ingegnere. Apre uno studio e, vista la sua competenza, riceve in poco tempo molti incarichi.

A causa dell’elevato impegno professionale e dello stress che ne deriva, Giovanni comincia a cercare uno svago nel gioco d’azzardo. Le puntate nelle sale da gioco inizialmente sono sporadiche, per diventare poi sempre più frequenti sino a trasformarsi in una vera e propria malattia: la ludopatia.

Questa patologia si insinua nella routine quotidiana di Giovanni a tal punto che rifiuta di uscire con gli amici e si isola sempre di più. Ha un ottimo reddito, ma purtroppo tutto il guadagno è interamente dedicato al gioco d’azzardo. Come conseguenza non ha più risorse per pagare le imposte tra cui IRPEF ed IVA e nemmeno per i contributi previdenziali.

I motivi del sovraindebitamento di Giovanni

Per poter fronteggiare le spese correnti legate all’attività dello Studio di ingegneria, il nostro cliente Giovanni ricorre costantemente al fido bancario.

Non versa le imposte e i contributi INPS e di conseguenza il suo debito aumenta esponenzialmente, anche a causa degli interessi di mora e delle sanzioni dovute ai mancati pagamenti.

I genitori di Giovanni vengono a conoscenza della sua grave situazione e si offrono di aiutarlo sia economicamente, sia moralmente. Lo consigliano di farsi seguire da uno specialista ed è così che Giovanni si sottopone a lunghe e costose cure, grazie alle quali la patologia è attualmente latente.

Per raggiungere questo positivo risultato, Giovanni ha però abbandonato la libera professione ed ha iniziato a lavorare come dipendente in un’azienda del settore, dove percepisce un reddito fisso, anche se molto più contenuto rispetto al precedente.

La cancellazione dall’albo professionale, però, non comporta l’estinzione dei debiti, che ammontano complessivamente a € 324.186.

Come Ri.Analisi ha affrontato il sovraindebitamento di Giovanni

Nel caso di Giovanni abbiamo compreso subito che avrebbe potuto accedere alla liquidazione controllata per estinguere la grossa somma di debiti presenti.

Abbiamo raccolto tutta la documentazione necessaria per presentare la domanda al Tribunale di Udine e abbiamo assistito Giovanni nei vari passaggi richiesti.

Al ricorso è stata allegata la relazione del gestore della crisi designato dall’Organismo di Composizione della Crisi Udinese nella quale è stata illustrata la situazione economica, patrimoniale e finanziaria, del debitore ed è stata espressa una valutazione positiva sulla completezza ed attendibilità della documentazione depositata a corredo della domanda.

La sentenza di liquidazione controllata del Tribunale di Udine

A fronte di una esposizione debitoria non proprio modesta di quasi 325 mila euro e dopo aver verificato la sua patologia legata al gioco d’azzardo, il Tribunale di Udine ha ritenuto che Giovanni fosse meritevole di accedere alla procedura di liquidazione controllata con un patrimonio prontamente liquidabile di soli 45.000 euro.

Il giudice designato dal Tribunale, tenendo conto sia di quanto necessario al soddisfacimento delle spese correnti del debitore, sia al regolare versamento delle imposte, determinerà la parte del reddito da lavoro che dovrà essere riservata a Giovanni e la somma da destinare alla procedura di liquidazione, per risarcire i creditori.

La sentenza del Tribunale di Udine prevede che il debitore depositi entro sette giorni i bilanci e le scritture contabili e fiscali obbligatorie, nonché l’elenco dei creditori. Questi hanno sessanta giorni di tempo, a pena di inammissibilità, per trasmettere al liquidatore la domanda di restituzione, di rivendicazione o di ammissione al passivo.

Per maggiori dettagli, qui sotto trovi la sentenza del 15/12/2022 del Tribunale di Udine.

Debiti causati da ludopatia: come affrontiamo il problema

Chiudere la propria attività o partita iva se si è pieni di debiti non è la soluzione per cancellarli, infatti per liberi professionisti come Giovanni, ma anche per tutte le imprese non commerciali o per le piccole imprese, i debiti ricadono sul titolare o sui soci illimitatamente responsabili.

L’unica soluzione a cui si può ricorrere è la legge 3/2012, ora aggiornata dal nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.

E’ proprio questa normativa che può essere d’aiuto a chi è vittima di ludopatia. Nei casi accertati e certificati di gioco d’azzardo patologico la legge sul sovraindebitamento costituisce il solo strumento per riacquistare serenità sotto il profilo finanziario.

Scopri come abbiamo aiutato Marco Baldini, noto speaker radiofonico che ha realizzato un’intervista dove spiega cosa abbiamo fatto per lui. Tra i vari risultati ottenuti c’è anche quello di un pensionato di Trieste che ha iniziato a giocare alle slot machine per divertirsi ed in poco tempo è diventato un vero e proprio ludopatico, indebitandosi per oltre 120 mila euro. 

Se anche tu ti trovi in una situazione difficile o un tuo parente soffre di ludopatia e ha maturato molti debiti, puoi rivolgerti subito a noi di Ri.Analisi e troveremo la soluzione più adatta per uscire dal problema.

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DATA PUBBLICAZIONE:
28 Aprile 2023