A chi rivolgersi in caso di sovraindebitamento

Sempre più persone fanno ricorso alle procedure di sovraindebitamento per risolvere i propri problemi di debiti. Ma a chi bisogna rivolgersi per una consulenza competente e affidabile?

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Sono aumentati del 47% i ricorsi alle procedure di sovraindebitamento da parte di imprenditori o ex imprenditori nel 2022 (come indicano i dati resi noti dalla Camera Arbitrale di Milano) e questo mette in luce il bisogno di aiuto sempre più diffuso nel risollevare una situazione debitoria. 

Per poter fare una scelta consapevole abbiamo elencato in questo articolo gli aspetti più rilevanti da considerare in caso di sovraindebitamento. Un percorso indispensabile per risolvere definitivamente il problema dei debiti.

I soggetti coinvolti nelle procedure di sovraindebitamento

Le procedure di sovraindebitamento coinvolgono diversi soggetti, ciascuno con un ruolo specifico nel processo:

  • Il debitore
    Può essere un individuo, una famiglia o un'azienda che si trova in uno stato di crisi da sovraindebitamento e deve cercare la soluzione più opportuna per ripagare i propri creditori e vedersi cancellato il debito.
  • I creditori
    Sono persone o istituzioni a cui il debitore deve denaro. Possono essere banche, istituti finanziari, società o altri creditori. Durante le procedure di sovraindebitamento, i creditori possono essere coinvolti nella negoziazione di piani di rimborso o nella valutazione di proposte di ristrutturazione del debito.
  • I Mediatori o Organismi di Composizione delle Crisi (OCC)
    Sono enti terzi, imparziali e indipendenti che gestiscono le crisi da eccesso di debito, forniscono informazioni sul sovraindebitamento, valutano le richieste e nominano il Gestore della crisi. L’OCC aiuta il consumatore e il piccolo imprenditore a risollevarsi e a trovare una possibile via d’uscita per far ripartire la propria attività, svolgendo così una fondamentale funzione per l’economia e per la società.
  • Il Gestore della crisi
    È un esperto scelto dall’istituzione per studiare la situazione e gestire gli aspetti pratici come la liquidazione dei beni.
  • Il Giudice
    Le procedure di sovraindebitamento coinvolgono il tribunale di residenza del debitore. Il giudice ha il compito di valutare la situazione finanziaria del debitore, decidere se il caso è idoneo per una procedura di sovraindebitamento, approvare l’accesso alla procedura e supervisionare il processo.
  • L’Agenzia di recupero crediti
    Il creditore potrebbe coinvolgere un'agenzia di recupero crediti che è incaricata di recuperare le somme concesse al debitore.
  • Il consulente legale
    È l’avvocato specializzato in questioni di sovraindebitamento, come siamo noi di Ri.Analisi. Fornisce consulenza legale, rappresenta il debitore durante le trattative e lo aiuta ad ottenere l’esdebitazione grazie ai procedimenti legali previsti dalla normativa.

Come funzionano le procedure previste dalla legge sul sovraindebitamento?

Con il Codice della Crisi d’Impresa e d’Insolvenza del 2022 si è attuata una vera e propria riforma della precedente legge sul sovraindebitamento, la legge 3 2012.
Le procedure di composizione della crisi sono ora 4 e sono state semplificate, al fine di abbreviarne i tempi:

Una delle figure chiave in tutte le procedure è l’Organismo di Composizione della Crisi (OCC) che, come evidenziato sopra, è l’ente che supporta il debitore nella predisposizione del piano di rientro dai debiti e collabora con il Giudice a tutela dei creditori.

L’OCC nominato valuta la domanda presentata dal debitore e verifica che questi sia meritevole, cioè non abbia provocato la situazione di sovraindebitamento tentando di frodare i creditori. Dopo aver raccolto tutte le informazioni, si confronta con il consulente legale del debitore e se questi non è presente chiede al debitore di nominarne uno per farsi assistere. A questo punto predispone una relazione tecnica e la domanda da presentare al giudice.

Il giudice incaricato, a quel punto, avrà il ruolo decisionale nell’approvare il piano di rientro dai debiti e i costi complessivi. Dopo aver informato i creditori e atteso eventuali osservazioni, disporrà l’apertura della procedura e nominerà un gestore della crisi.

Segue la fase di attuazione del piano approvato, con il controllo dell’OCC. Solo al termine, se il debitore ha provveduto a pagare quanto richiesto, il debito residuo sarà cancellato. 

Come presentare la domanda

Le procedure di sovraindebitamento non sono facilmente gestibili da chiunque, poiché è necessaria una conoscenza approfondita della normativa.
Come detto, la richiesta del debitore deve essere depositata al tribunale di residenza e anche se questi potrebbe agire da solo e preparare autonomamente la pratica da presentare all’OCC, non è consigliabile proprio per la difficoltà della materia, che rischia di compromettere la concreta opportunità di uscire definitivamente dai debiti.

Il debitore potrebbe rivolgersi direttamente ad un OCC chiedendogli una consulenza legale, ma la domanda di nomina dell’OCC è un primo passo già particolarmente tecnico e non alla portata di tutti.
L’OCC spesso rimanda il debitore ad un consulente legale che lo possa affiancare, oppure, se accettasse di diventare consulente lui stesso, non privilegerebbe la posizione del debitore rispetto a quella del creditore.

Spesso anche gli avvocati che non conoscono in dettaglio la materia potrebbero riscontrare delle difficoltà, proprio perché le procedure sono diverse e richiedono approfondimenti specifici.
Chiedere quindi l’assistenza di un proprio avvocato di fiducia potrebbe non essere la scelta più corretta.

Esistono quindi dei consulenti specializzati in sovraindebitamento, proprio come lo siamo noi di Ri.Analisi. Ma attenzione, anche in questo caso esistono dei rischi se non ci si affida alle persone davvero competenti. Quindi informatevi su chi volete contattare e verificate se le testimonianze presentate sono vere, comprovate da sentenze dei tribunali, come quelle che presentiamo nel nostro sito, nei risultati

Cosa considerare per scegliere il consulente giusto?

Chiunque si trovi in una situazione di grave crisi economica è assillato da preoccupazioni, ansia e incapacità di valutare con razionalità le possibili soluzioni al proprio problema. In un simile contesto è facile cedere a chi propone soluzioni facili e irrealizzabili. 

Per questo è importante procedere per gradi e verificare una serie di informazioni sul consulente che si vorrebbe contattare.

Un primo passo potrebbe essere quello di valutare cosa vi viene proposto ad un primo incontro, inoltre non fidatevi di chi propone di seguire la pratica a distanza, perché questo non è possibile. E’ necessario seguire il cliente nella sede di residenza dello stesso. I nostri uffici, ad esempio, sono in diverse città italiane. Potrete venire nei nostri uffici e parlarci del vostro problema e il primo incontro sarà solo conoscitivo e gratuito. Ascolteremo sicuramente ciò che vorrete dirci sulla vostra situazione e grazie alla nostra esperienza potremo subito capire quale può essere la soluzione migliore.
I professionisti seri evidenziano subito anche quali possono essere le eventuali criticità e non parlano in modo astratto della vostra situazione, ma andranno molto nel concreto, perché ogni caso è diverso e richiede interventi specifici.

Il secondo step prevede chiarezza sui passaggi della soluzione proposta e sui costi. Se si è individuato insieme come procedere per potervi aiutare, vi verrà proposta una soluzione su cui potrete documentarvi e vi a questa proposta segue l'affidamento dell’incarico.

Il pagamento di solito avviene in base agli stati di avanzamento della procedura e non dipende dal totale del debito che avete accumulato, bensì da quanto tempo è richiesto dalla procedura prevista. I veri professionisti non vi chiederanno mai una somma eccessiva e complessiva da subito.
Se le persone a cui vi rivolgete sono sbrigative, poco chiare o vi presentano subito una parcella da pagare, questo potrebbe farvi già comprendere che non sono professionisti seri.

Solitamente poi si procede con la raccolta della documentazione che ci viene fornita, ma è importante anche ricostruire i dettagli del vostro percorso, perché spesso i nostri clienti non sanno nemmeno cosa devono presentare e cosa risulta dalle banche dati ufficiali.
Dimenticare o omettere anche una piccola cosa, comprometterebbe l’intera procedura ed è spesso per questa ragione che le domande presentate non vengono ammesse dal giudice. 

 Un terzo elemento che potete considerare per valutare il consulente a cui vi rivolgete è la sua chiarezza, la sua concretezza e le testimonianze che vi fornisce per poter valutare la sua effettiva competenza in materia.
Spesso i clienti vengono da noi per poter accedere ad una delle procedure di sovraindebitamento, ma non sempre è la soluzione che proponiamo loro se ci rendiamo conto che esiste una soluzione migliore e più immediata, come può essere il saldo e stralcio.

Noi facciamo sempre molti esempi di altri casi che abbiamo seguito e che potete trovare nella sezione “Risultati”, dove potete consultare le reali sentenze che abbiamo ottenuto, senza alcuna contraffazione, se non quella di oscurare i nomi delle persone coinvolte per tutela della privacy.

Infine, vi consigliamo di chiedere più consulenze a vari professionisti per confrontarli e valutare la struttura più professionale e seria.

Perché affidarsi a Ri.Analisi per una procedura di sovraindebitamento

Abbiamo aperto la nostra società nel 2014, quando ancora nessuno sapeva cosa fosse la Legge 3 del 2012 e abbiamo iniziato a fare consulenza solo dopo aver studiato approfonditamente le procedure. Tutti i nostri consulenti conoscono molto bene sia la Legge 3 del 2012, sia il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. Ma ciò che più ci spinge a fare il nostro lavoro è far conoscere questa legge a tutte le persone che vivono una situazione di disagio a causa dei troppi debiti.

Noi abbiamo diverse sedi in Italia con nostri consulenti e collaboratori, perché è importante ricordare che la Legge sul sovraindebitamento deve essere fatta nella sede di residenza del cliente e non può essere seguita a distanza. 

Invitiamo sempre i nostri clienti a valutare con attenzione i passi da seguire, perché la normativa deve essere conosciuta nel dettaglio.

La nostra prima sentenza è del 2016. A questa ne sono seguite moltissime altre e siamo stati i primi a presentare le procedure della Legge 3 2012 ai tribunali italiani.

Inoltre, abbiamo ottenuto le prime sentenze di esdebitazione in Italia, emesse dopo la riforma del Codice Crisi:

  • Piero, ex-imprenditore ora in pensione, ha ottenuto dal Tribunale di Treviso l'esdebitazione completa da 7 milioni di euro di debiti grazie alla procedura di liquidazione controllata dei beni.
  • Ad Alina, nostra cliente di Trieste, sono stati infatti cancellati i debiti ai sensi dell’art. 14 quaterdecies, procedura di esdebitazione del debitore incapiente.

Le nostre testimonianze sono tutte certificate dalle sentenze ottenute e questa è una prova della nostra esperienza e serietà.

Puoi consultare le nostre sentenze nella sezione “Risultati” e se ti iscrivi alla nostra newsletter potrai ricevere informazioni sui nuovi casi che pubblicheremo e aggiornamenti in materia di esdebitazione. 

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DATA PUBBLICAZIONE:
14 Dicembre 2023