Esdebitazione ottenuta per due coniugi di Rovigo

E’ uno dei primi casi in Italia di esdebitazione concreta, ovvero di cancellazione totale dei debiti dopo 4 anni di procedura di liquidazione ex-Legge 3/2012, ottenuta grazie a Ri.Analisi.

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Non avere più l’incubo dei debiti è un sogno divenuto realtà per Matteo ed Anna, due coniugi di Rovigo, che grazie a Ri.Analisi hanno ottenuto dal Tribunale il decreto definitivo di esdebitazione, con la cancellazione totale dei debiti.

La loro è la dimostrazione concreta che esiste una soluzione per aiutare le persone troppo indebitate che non riescono più ad onorare gli impegni assunti.

Di fatto, quando i debiti non vengono pagati, i creditori agiscono attraverso azioni esecutive individuali come ad esempio il pignoramento dell’immobile, spesso venduto all’asta, oppure il pignoramento di una quota dello stipendio o della pensione, fino ad arrivare a pignorare il conto corrente postale o bancario.

Se una persona ha più posizioni debitorie, deve necessariamente trovare una soluzione che gli consenta di liberarsi di tutti i debiti.

Ed è proprio quello che abbiamo fatto per i nostri clienti Matteo ed Anna.

Le cause del sovraindebitamento di Matteo e Anna

Matteo ha iniziato a lavorare come artigiano fin da giovane e ha maturato oltre 25 anni di esperienza aprendo un ditta individuale come autotrasportatore conto terzi nel settore edilizio.

L’attività è proseguita senza problemi fino a quando sono iniziate le prime difficoltà economiche e l’impossibilità di far quadrare i conti.

La crisi che nel 2008 ha colpito il settore delle costruzioni, in aggiunta al fallimento del principale committente, ha gravemente pesato sull’attività di Matteo, che ha chiesto supporto anche alla moglie Anna, coltivatrice diretta e garante del marito, quindi direttamente coinvolta nel pagamento dei debiti di quest’ultimo.

I due coniugi si sono trovati in grosse difficoltà economiche. Lui aveva debiti per circa 900.000 euro e lei per 700.000 euro.

La loro casa in comproprietà è stata sottoposta ad esecuzione forzata e dopo molte difficoltà anche la ditta di Matteo è stata chiusa poiché lavorava in perdita e non disponeva più delle risorse necessarie per fronteggiare gli impegni finanziari.

Il loro patrimonio era del tutto sproporzionato rispetto all’ammontare dei debiti: il valore della casa era sufficiente a pagare solo una minima parte dei creditori.
Se fossero rimasti inerti e si fossero limitati a subire gli eventi, avrebbero perso la casa e sarebbero rimasti comunque con una rilevante posizione debitoria. 

La liquidazione dei beni come soluzione

Dopo aver scoperto l’esistenza della Legge 3/2012, Matteo e Anna hanno deciso di affidarsi a noi di Ri.Analisi. Entrambi avevano i requisiti per accedere ad una delle procedure previste dalla Legge per i soggetti sovraindebitati e non fallibili.

Esaminati tutti i documenti e i dati forniti dai clienti, abbiamo deciso di presentare al Tribunale di Rovigo una proposta per la liquidazione del patrimonio, regolata dagli artt. 14 ter e ss. Legge 3/2012.

Si tratta di una procedura che il Legislatore ha previsto in alternativa alle altre due procedure disciplinate dalla medesima normativa, ovvero il piano del consumatore e l’accordo con i creditori.

Alla procedura di liquidazione possono accedere tutti i soggetti che rispettano determinati requisiti, principalmente: non aver compiuto atti in frode negli ultimi cinque anni e trovarsi in condizione di sovraindebitamento, ovvero disporre di un patrimonio prontamente liquidabile inferiore rispetto all’ammontare delle posizioni debitorie.

Per aprire questa procedura un presupposto oggettivo è quello di mettere a disposizione tutti i beni (beni immobili, beni mobili registrati e beni mobili) di proprietà del soggetto sovraindebitato.

La liquidazione rimane aperta per quattro anni, al termine dei quali il liquidatore provvede a pagare i creditori secondo l’ordine dei privilegi stabilito dalla Legge, redige il programma finale di liquidazione e chiede la chiusura della procedura.

Grazie alla nostra assistenza, la coppia di Rovigo ha trovato la soluzione più adatta per pagare i debiti nei limiti della propria capacità economica e patrimoniale.

Le tappe dell’esdebitazione

Nella quasi totalità dei casi, il denaro ricavato dalle attività di liquidazione (come la vendita dell’immobile, oppure l’acquisizione di una quota della retribuzione o della pensione, o altro), non è sufficiente a pagare tutti i creditori.

Quali sono allora le tappe per cancellare definitivamente i debiti?

Il ricorso depositato al Giudice dopo la chiusura della liquidazione

Come prima cosa deve essere avviata una breve procedura di chiusura dell’iter intrapreso dal sovraindebitato con la quale viene chiesta l’esdebitazione, ovvero la cancellazione dei debiti che non sono stati pagati e che vengono dichiarati inesigibili dal Tribunale.

La procedura di esdebitazione viene promossa con ricorso depositato innanzi al Giudice, entro un anno dal decreto di chiusura della procedura di liquidazione. 

Requisiti necessari ad ottenere l’esdebitazione

L’art. 14 terdecies della Legge 3/2012 elenca i requisiti in presenza dei quali l’esdebitazione viene concessa e quindi la persona fisica sovraindebitata deve:

  • aver cooperato al regolare ed efficace svolgimento della procedura, fornendo tutte le informazioni e la documentazione utili, nonchè adoperandosi per il proficuo svolgimento delle operazioni;
  • non aver in alcun modo ritardato o contribuito a ritardare lo svolgimento della procedura;
  • non aver beneficiato di altra esdebitazione negli otto anni precedenti la domanda;
  • non essere stato condannato, con sentenza passata in giudicato, per uno dei reati previsti dall’articolo 16;
  • aver svolto, nei quattro anni di cui all’articolo 14-undecies, un’attività produttiva di reddito adeguata rispetto alle proprie competenze e alla situazione di mercato o, in ogni caso, aver cercato un’occupazione e non aver rifiutato, senza giustificato motivo, proposte di impiego;
  • aver soddisfatto, almeno in parte, i creditori per titolo e causa anteriore al decreto di apertura della liquidazione.

Notifica ai creditori e al liquidatore

Una volta depositata la richiesta di esdebitazione, il Tribunale emette un decreto con il quale fissa il termine entro il quale il ricorso dev’essere notificato a tutti i creditori, i quali possono formulare osservazioni in merito alla richiesta di esdebitazione.

Il ricorso va anche notificato al liquidatore che deve predisporre una relazione con la quale evidenzia la sussistenza o meno dei requisiti esdebitativi, tenuto conto di quanto previsto dalla Legge 3/2012. 

Udienza finale con decreto di esdebitazione

Viene quindi fissata un’udienza all’esito della quale il Tribunale pronuncia il decreto con il quale è concessa l’esdebitazione.

L’esdebitazione ottenuta grazie a Ri.Analisi

Ri.Analisi ha ottenuto due decreti di esdebitazione in favore di Matteo e Anna, pronunciati dal Tribunale di Rovigo il 23 febbraio 2022.

Entrambi i provvedimenti sono stati emessi al termine delle procedure di liquidazione del patrimonio i cui ricorsi erano stati depositati nell’ottobre 2016.

Si trattava di procedure parallele promosse separatamente dai due coniugi, poiché nel 2016 non era ancora prevista la possibilità di depositare la procedura familiare (ora disciplinata dall’art. 7 bis introdotto dal D.L. 28 ottobre 2020, n. 137, convertito con modificazioni dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176).

L’11 giugno 2021 il Tribunale ha dichiarato la chiusura di entrambe le procedure liquidatorie e a settembre 2021, entro l’anno previsto dalla normativa, abbiamo depositato i ricorsi per esdebitazione.

Alla fine dei 4 anni della procedura liquidatoria i coniugi hanno così ottenuto il decreto di esdebitazione con la cancellazione totale dei debiti.

Il Tribunale ha verificato la sussistenza di tutti i requisiti previsti dall’art. 14 terdecies della Legge 3/2012, e avendo concluso positivamente l’analisi ha concesso il beneficio dell’esdebitazione, dichiarando “inesigibili … i debiti concorsuali non soddisfatti integralmente”.

Non tutti i creditori devono essere soddisfatti

Per la concessione del beneficio dell'esdebitazione non è necessario che tutti i creditori siano soddisfatti totalmente o parzialmente, ma è sufficiente che almeno una parte di loro sia stata soddisfatta.

La legge stabilisce che è il giudice a dover accertare che l'entità dei versamenti effettuati, rispetto a quanto complessivamente dovuto, sia congrua e sufficiente per il riconoscimento del beneficio.

In questo caso il giudice del Tribunale di Rovigo ha valutato positivamente la regolarità dei pagamenti dei coniugi e ha quindi approvato l’esdebitazione, anche se i creditori privilegiati sono stati solo parzialmente soddisfatti, mentre i creditori chirografari non hanno avuto alcun beneficio.

I diversi tipi di creditori

Ma quali sono le categorie di creditori?
Sono tre e precisamente:

  • creditori prededucibili: hanno il diritto di essere corrisposti con precedenza rispetto agli altri. si deve quindi procedere al pagamento dei crediti prededucibili prima di giungere alla ripartizione fra gli altri creditori.
  • creditori privilegiati: godono di maggiori tutele rispetto ad altri in base ad una causa legittima, come ad esempio i crediti da lavoro, i tributi o relativi agli alimenti.
  • creditori chirografari: sono i creditori non garantiti e che quindi non sono assistiti da nessun diritto di prelazione o privilegio e vengono soddisfatti solo dopo tutti gli altri.


Per i debitori che non sono fallibili perché non svolgono attività d’impresa oppure, pur svolgendola, non rientrano nei parametri previsti dall’art. 1 della legge fallimentare, l’unica soluzione per liberarsi dai debiti è ricorrere ad una delle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento, disciplinate dalla Legge 3/2012.

Come nel caso di Matteo e Anna, interveniamo sempre con professionalità per cercare la soluzione più adatta al problema del sovraindebitamento. Contattaci anche tu per una consulenza.

Per maggiori dettagli su questo caso, puoi guardare qui sotto i decreti di esdebitazione emessi dal Tribunale di Rovigo il 23 febbraio 2022.

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DATA PUBBLICAZIONE:
28 Aprile 2022